Come sono andate queste festività?
Ti sei rilassato?
Ti sei divertito?
Hai mangiato vero? E chissà QUANTO hai mangiato e COSA?!
Si sa le festività si festeggiano a tavola, con grandi mangiate insieme a tutta la famiglia. Quest’anno forse non ti sarai riunito con tutti i tuoi parenti facendo quelle tavolate da 20/30 persone, ma sono sicuro che la grande mangiata te la sei fatta lo stesso! Come si dice: “Le tradizioni vanno rispettate!”
E pure hai ragione, anzi forse quest’anno più che mai era un forte simbolo di “normalità”.
Però c’è stato un piccolo inconveniente, immediatamente nei giorni post festività ti ha preso un forte mal di testa da costringerti a stare a letto! Mannaggia oh sta cavolo di umidità!!
Ma ti sei mai chiesto come mai il mal di testa viene solo a te e non anche agli altri della tua famiglia? Se è colpa dell’umidità perché colpisce solo te?
Ti sei mai chiesto se quella è solo una scusa che ti racconti? Magari il motivo potrebbe essere un altro?
Ti rispondo io, si!!
In uno studio pubblicato nel 2019 è stato stimato che la prevalenza globale del mal di testa, o meglio dell’emicrania o cefalea primaria, nella popolazione è del 14,4%. L’emicrania è stata classificata come uno dei fattori principale che contribuiscono alla disabilità nelle persone inferiori ai 50 anni. Le donne ne soffrono 2 o 3 volte in più rispetto agli uomini, e vengono colpite da attacchi molto più disabilitanti e di durata maggiore. [1]
Mannaggia oh quest’umidità ce l’ha con le donne!
Ti dirò non è così!! E soprattutto la causa è qualcosa su cui puoi agire per risolvere ed eliminare il problema!!!
Nella maggior parte dei casi la causa principale è l’infiammazione da cibo. Si, esatto! Quello che mangi ti può causare il mal di testa!
Partiamo dal principio. Il mal di testa è uno stato infiammatorio che causa vasodilatazione delle arterie craniche e contrazione dei muscoli cranici. La reazione infiammatoria è mediata dall’istamina, un composto azotato coinvolto non solo nella risposta infiammatoria ma anche in meccanismi digestivi e in diverse funzioni cerebrali dove si comporta come neurotrasmettitore. I recettori di questa molecola sono 4: H1, H2, H3 e H4. Questi sono sparsi un po’ in diverse zone del corpo: nei vasi sanguigni, sulla muscolatura liscia (cuore e bronchi), sulla corteccia surrenale, sulle cellule delle pareti gastriche, sulla milza, sui neutrofili; e soprattutto sai i recettori H3 dove sono collocati? Indovina un po’? Esatto! Si trovano a livello del SNC = Sistema Nervoso Centrale. Nel processo di risposta infiammatoria uno dei ruoli dell’istamina è proprio quello di creare vasodilatazione, questo in causo di trauma è un processo importante poiché il “rallentamento” del flusso sanguigno e l’aumentata permeabilità dei vasi permette ai globuli bianchi di passare e svolgere il loro compito. Ma, quando non si è in presenza di un trauma, la vasodilatazione ha effetti negativi.
Altre molecole responsabili del mal di testa sono i radicali liberi, molecole molto reattive che sono prodotte dalle reazioni di ossidazione del nostro organismo. Essendo molecole molto instabili, poiché contengono un elettrone spaiato nell’orbitale più esterno, tendono a ritornare allo stato di equilibrio cercando di prendersi un elettrone da molecole vicine, innescando così una reazione a catena che può danneggiare le strutture cellulari, se non mantenuta a livelli fisiologici. Non fraintendermi, i radicali liberi in piccole quantità hanno funzioni necessarie nel nostro organismo, non sono del tutto negativi e da eliminare; è l’eccesso quello che causa danni. Troppi radicali liberi in giro vuol dire che i processi di ossidazione sono in eccesso e questo danneggiano i nostri tessuti, causando anche l’emicrania nel migliore dei casi. Si, perché se i radicali liberi colpiscono le proteine, le proteine glicosilate che ne derivano aderiscono alla superficie interna delle arterie e dei capillari e possono costituire un rischio per infarti, ictus o arteriosclerosi. O ancora, se ossidano gli acidi grassi essenziali (e no non significa che ci fanno dimagrire) che compongono le cellule del nostro cervello vengono alterate le funzioni cerebrali.
Ma perché si scatena quest’infiammazione? O questo eccesso di radicali liberi?
Colpa di quelli che mangi! Le diete di oggi sono ricche di carboidrati super raffinati e complessi, con un altissimo indice glicemico, e di grassi saturi. Questi alimenti sono la causa principale.
Te lo spiego in termini molto semplici: ad esempio, per quanto riguarda i radicali liberi, quando mangi molti carboidrati, devi sapere che il processo finale della loro degradazione è la fosforilazione ossidativa, che avviene nei mitocondri, e porta alla produzione di radicali liberi. Quindi più carboidrati mangi, più avviene la fosforilazione ossidativa e più ci sono radicali liberi in giro.
Parlando dell’istamina invece, proprio a causa di una pessima alimentazione la salute del nostro intestino non è per niente ottimale. I villi intestinali sono così infiammati e degradati che, invece di svolgere il loro ruolo e di filtrare le sostanze dirette nel sangue, lasciano passare tutte le molecole senza essere prima degradate. Tra queste, ad esempio, anche il glutine. Se nel sangue arrivano molecole non degradate il nostro organismo non le riconosce e fa partire la risposta infiammatoria mettendo in circolo l’istamina.
Mamma mia quanti guai che provocano questi carboidrati! Allora è meglio eliminarli del tutto? No, non sto dicendo questo, ma bisogna limitarne il consumo, soprattutto se la tua percentuale di grasso è eccessiva. Infatti, in diversi studi, tra cui uno del 2014 [2] e uno del 2019 [1], è stato verificato che donne che soffrivano di mal di testa molto forti e molto frequenti, seguendo una dieta chetogenica o a basso contenuto di carboidrati, hanno ridotto i loro mal di testa e l’uso di medicinali per contrastare gli attacchi forti. Negli ultimi decenni studiosi Drexel University College of Medicine di Philadelphia, stanno raccogliendo dati provenienti dall’analisi di oltre 22.000 partecipanti di età compresa tra i venti e cinquantacinque anni. La ricerca sta evidenziando come il grasso addominale in eccesso sia associato ad un aumento significativo dell’emicrania, e ciò nelle donne si traduce in un 30% di probabilità in più.
Il grasso addominale si comporta come una vera e propria ghiandola ormonale, infatti secerne sostanze pro-infiammatorie che danno origine a numerose manifestazioni di infiammazione in tutto il corpo, emicranie comprese. [3]
Prenditi cura di te stesso, dai importanza a ciò che mangi, alle tue abitudini. Non scaricare sempre la colpa su fattori esterni su cui non puoi avere il controllo.