Chi ha detto che devi allenarti solo 3 volte alla settimana?
“Lunedì, Mercoledì, Venerdì allenamento, gli altri giorni recupero, pizza al Sabato, Domenica giorno libero” = la ricetta dell’atleta mediocre.
Per carità… finché stiamo parlando di una persona di 47 anni che ha come obiettivo quello di: – restare in forma con una percentuale di grasso tra il 25-30% ci sta pure
Il problema sorge quando è uno “specialista” del settore a dire una cosa del genere!!
Ci sono tantissimi studi che dimostrano come non solo puoi allenarti 5 volte a settimana ma anche fare più di 2 doppie in 7 giorni.Leggi l'articolo
Se vuoi crescere e mettere muscoli devi mangiare MA, occhio non cadere nel tranello del web o di pt “specializzati” nel nulla.
“Compra queste proteine in polvere e questi amminoacidi, fanno miracoli!”
No, non è proprio così. I 2 errori più diffusi nei giovani che vogliono incrementare la propria massa muscolare sono: 1) Consumare il 300% in più delle calorie idonee alla crescita muscolare 2) Fare tanti pasti liquidi al giorno (addirittura ho visto persone bere fino a 3 shaker in meno di 16 ore).
Mentre per il primo caso non posso far altro che consigliarti di abbandonare questi metodi medievali (e lasciar perdere chi consiglia ancora assurdità del genere) per il secondo punto il discorso è diverso.Leggi l'articolo
Il tessuto adiposo, ovvero il grasso, è composto da cellule chiamate adipociti. Esistono due tipi di adipociti:
Bianchi
Bruni
In quelli bianchi, il grasso viene accumulato sottoforma di gocce lipidiche, che occupano quasi tutto lo spazio della cellula. Infatti, il citoplasma con gli organelli e il nucleo viene schiacciato lungo le pareti della cellula. Questi principalmente svolgono la funzione di riserva energetica e sono pronti a cedere grasso in caso di necessità.
In quelli bruni, invece, il grasso è accumulato sottoforma di tante piccole goccioline, per cui il citoplasma è distribuito in tutta la cellula, e sono di colore scuro. Questo colore è dovuto alla presenza di più citocromi mitocondriali, i quali contengono la proteina UCP-1, detta anche termogenina. A cosa serve? Bene, questa devia il flusso protonico dalla produzione di ATP alle reazioni di termogenesi, e quindi di produzione di calore per proteggerci dal freddo. Le reazioni termogeniche sono indotte anche dagli eccessi calorici, ecco perché chi è in sovrappeso o obeso sente più caldo e suda molto di più!! Il corpo deve pur trovare un modo per dissipare l’energia in eccesso ed evitare un eccessivo accumulo di grasso!Leggi l'articolo
Se mi segui sai bene che qualche giorno fa ho scritto un articolo sulle principali conseguenze del “non muoversi”. Se non lo hai ancora letto di consiglio di farlo e poi di tornare a leggere quanto segue.
Ricapitoliamo un attimo le conseguenze dell’inattività:
Deficit funzionale
↑ della massa grassa
Alterazioni dell’umore
E abbiamo anche notato insieme:
Quanto sono legate tra loro le conseguenze dell’inattività fisica
Quanto possano essere conseguenze, ma anche causa l’una delle altre (il famoso cane che si morde la coda)
Quanto tutte e tre incidano sull’alterazione del pH e del sistema respiratorio
Ed è su quest’ultimo punto che voglio puntare l’attenzione adesso.
Partiamo dalle basi: Perché respiriamo?
La respirazione è un’azione fisiologica necessaria per la sopravvivenza: respiriamo per assicurare alle cellule il giusto apporto di ossigeno e per espellere l’anidride carbonica. Azioni necessarie per far sì che il metabolismo cellulare sia continuo ed efficace.Leggi l'articolo
“Ma come si spiega? Ho dolori come se avessi scalato una montagna. Eppure non ho fatto nulla”
Ti è mai capitato di pronunciare o ascoltare queste parole?
Diciamoci la verità… capita spesso, anche solo di sentire, frasi simili in giro. La prima cosa che viene da pensare è che queste persone si lamentino troppo e che esagerino, ma non è così. Loro realmente soffrono e vivono condizioni simili e se continui a leggere ti spiego in che modo il “non fare nulla” ha le sue conseguenze.
Ebbene sì, l’inattività fisica è causa di numerosi problemi. Le prime tre grandi conseguenze dell’inattività fisica, da cui derivano le innumerevoli restanti, sono le seguenti:Leggi l'articolo
INFORMATI, APPROFONDISCI DA PIU’ FONTI, FILTRA LE NOTIZIE, CHIEDI AD ESPERTI DEL CAMPO…E TRAI LE TUE CONCLUSIONI!!!
Oggi siamo in un mondo dove tutti giudicano ed emettono sentenze, e la cosa più grave è che ciò avviene nella più totale ignoranza.
Aspetta non sentirti offeso! Ignoranza significa ignorare i fatti, non essere stupidi!
Basta che ti guardi intorno! In questo momento di pandemia tutti passiamo molto più tempo sui social e lì, ogni giorno non puoi far altro che leggere giudizi, critiche e commenti sui fatti che avvengono.Leggi l'articolo
Da sempre quando si parla di postura, si fa subito riferimento agli aspetti anatomici, biomeccanici e strutturali di un soggetto.
La “perfetta postura” sembra per molti raggiungibile mediante una gestione delle tensioni, delle compressioni, forze e contrappesi.
Se risulti perfettamente allineato, se rientri in tutti i gradi e in tutti i riferimenti numerici classici, allora hai una postura perfetta.
Se durante una valutazione ti ritrovi di fronte ad uno specchio millimetrato e i tuoi assi corrispondono esattamente alle linee che hai dinanzi, allora sì che hai una postura perfetta.Leggi l'articolo
MIGLIORIA IL FUTURO, LAVORANDO SUL PRESENTE E AVENDO LA CONSAPEVOLEZZA DEL PASSATO.
La situazione presente la conosciamo tutti e più volte abbiamo sottolineato le conseguenze che determinati stili di vita comportano.
Ma voglio farti aprire gli occhi ancora di più.
Guardiamo un attimo al passato…
Nel 2010 in una delle pubblicazioni di Okkio alla SALUTE si legge: “La riduzione dell’attività fisica si accompagna di fatto ad un progressivo aumento delle attività sedentarie (utilizzo della TV, dei videogiochi e del PC) che colpisce soprattutto i bambini i quali risultano così via via più sedentari delle generazioni precedenti; per di più, il tempo trascorso davanti la TV sembra essere un predittore significativo del sovrappeso durante l’infanzia.”Leggi l'articolo
Ho sempre trattato e affrontato l’argomento della “Fascia” da un punto di vista meccanico. Ho più volte ribadito quanto sia fondamentale che la fascia sia in una condizione di benessere. Questo vale se ti alleni, se sei un atleta agonista, se non ti alleni, se sei un bambino, se sei adulto o anziano: vale per chiunque voglia semplicemente muoversi e farlo senza fastidi, dolori o blocchi articolari.
Un tessuto connettivo in salute è il presupposto per il movimento e viceversa: se è vero che lo stato della fascia condiziona i movimenti, è altrettanto vero che, per mantenere questo tessuto in una condizione ottimale, diventa prioritario allenarsi e soprattutto farlo in maniera orientata e funzionale.Leggi l'articolo